Homerus

IL  PROGETTO :
Self-governing sailing for the blind

Grazie alle vele colorate: marrone antico in alto e bianco in basso e riportanti il logo Homerus, i ciechi sono riconoscibili  su di una barca a vela, analogamente a quanto accade quando li si vede con il bastone bianco per strada.

Come è noto le imbarcazioni a vela hanno la precedenza su tutte le altre, salvo eccezioni, come nei canali e nei porti e pertanto, laddove le imbarcazioni a vela non hanno la precedenza, queste sono acque proibite per i ciechi, i quali dovranno qui essere accompagnati da un vedente.

In futuro, quindi, (quando la legislazione lo avrà sancito), anche velisti normodotati dovranno cedere il passo ai velisti non vedenti, indipendentemente dalle loro mura.

Gli incroci tra non vedenti sono regolati da uno strumento acustico posto a prua della imbarcazione in prossimità delle luci di via che emette, con frequenza fissa dei suoni: di sirena, se la imbarcazione procede con le mure a dritta; e di clacson, se procede con le mure a sinistra.

Si può quindi riassumere, dicendo che le luci rosse e verdi sono “viste” dai ciechi, grazie ai loro suoni.

Per la navigazione verrà usato ATNA, che è lo strumento di navigazione satellitare, parlante che, oltre ai dati del GPS (Global Positioning System), ed oltre ad altre importanti funzioni, avverte automaticamente anche della presenza degli ostacoli (isole, scogli, basso fondale, coste ecc.), e ne da la distanza e la direzione di rilevamento.

Per la segnalazione degli ostacoli mobili trovasi a prua di ogni imbarcazione uno strumento a raggi laser che distingue il lato su cui si trova l’ostacolo e la cui frequenza di segnalazione è indirettamente proporzionale alla distanza dell’ostacolo fino a diventare un segnale continuo.

Questo è il progetto proposto alla fine del 1995 dal suo ideatore Alessandro Gaoso e realizzato nel 1996.

Homerus è un’associazione no profit, cioè ONLUS (D. Legs. 460/97).

La prima scuola è sorta sul Lago di Garda; il successo dell’iniziativa è stato immediato e lusinghiero e alla fine del 2001 i ragazzi ciechi istruiti sono già 100. Sono provenienti da tutta Italia e uno dalla Germania.

Anche la disponibilità di volontari che si prestano ogni sabato e domenica è stata grande e generosa e le richieste di essere annoverati tra i volontari sono ancora in aumento.